Il settore della cybersecurity è uno dei più dinamici e cruciali nel mondo contemporaneo, ma presenta ancora una significativa sotto rappresentanza femminile.
Secondo il Cyber Peace Institute, le donne costituiscono solo il 10-25% della forza lavoro globale in questo campo, nonostante la domanda di esperti superi di gran lunga l'offerta.
Tuttavia, le prospettive future indicano un miglioramento.
Nonostante anni di iniziative per promuovere l'uguaglianza di genere, le professioni STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) continuano a soffrire di una significativa carenza di rappresentanza femminile. Questo problema riguarda anche il mondo della cybersecurity, un settore che ha visto una trasformazione delle minacce informatiche con impatti significativi sulle organizzazioni e le infrastrutture critiche.
L’espansione dei bersagli e l'emergere di nuovi rischi rendono urgente migliorare le competenze in materia di sicurezza informatica, promuovendo al contempo la diversità e l’inclusione.
La scarsa rappresentanza femminile è un segnale di allarme che sottolinea l'importanza di iniziative volte a incoraggiare e valorizzare il ruolo delle donne, contribuendo così a rafforzare la difesa informatica.
Un messaggio di speranza sul tema lo lancia Cybersecurity Ventures, che prevede un aumento della rappresentanza femminile nei prossimi anni, con le donne che potrebbero arrivare a rappresentare il 30% della forza lavoro globale nella cybersecurity entro il 2025 e il 35% entro il 2031.
Questo incremento interesserà non solo la sicurezza delle reti aziendali, ma anche settori come l'Internet delle Cose (IoT), l'Internet Industriale delle Cose (IIoT), la sicurezza dei sistemi di controllo industriale (ICS), e la cybersecurity nei settori medico, automobilistico, aeronautico, della difesa militare e altri ambiti critici.
La sottorappresentazione delle donne nella cybersecurity è un problema complesso dovuto a vari fattori:
Nonostante le sfide, ci sono motivi di ottimismo. Iniziative come Women4Cyber, promossa dall'Unione Europea, e Women for Security in Italia, lavorano per sostenere la partecipazione attiva delle donne nella cybersecurity. Queste associazioni offrono tutoraggio, networking e campagne di sensibilizzazione per promuovere un ruolo sempre più attivo delle donne nel settore.
L'aumento della rappresentanza femminile nel settore della cybersecurity non è solo una questione di numeri, ma anche di valore aggiunto che la diversità di genere porta in termini di innovazione e soluzioni.
Una forza lavoro diversificata può creare sistemi di sicurezza più robusti e resilienti, capaci di affrontare una gamma più ampia di minacce in modo efficace.
Inoltre, la maggiore presenza femminile può incoraggiare più donne a perseguire carriere STEM, riducendo il divario di genere in questi settori.
Una maggiore rappresentanza femminile nella cybersecurity porta numerosi vantaggi:
L'empowerment femminile, la parità di genere e l'autodeterminazione nel settore della cybersecurity sono quindi strategici per il successo di una società.
Per valorizzare questa sinergia le organizzazioni stanno adottando diverse misure per aumentare la rappresentanza femminile nella cybersecurity, con iniziative per:
Un impegno concreto da parte di aziende, istituzioni e programmi educativi per promuovere le competenze delle donne e incoraggiarle a perseguire carriere nel settore IT e della cybersecurity.
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